5 maggio - a Forlì il candidato Sindaco uscito dalle primarie del PD (un forlivese ... noto e piuttosto popolare solo perché un uomo di cultura, docente di storia moderna, autore di saggi sul risorgimento locale, ma anche sulla storia moderna della romagna - suo un saggio che ha fatto scalpore qualche anno fa - attivista del movimento mazziniano romagnolo ... che per soli 4 voti ha avuto ragione sul sindaco uscente - creando uno scompiglio esagerato) dicevo, Roberto Balzani ha presentato alla città il progetto di adozione (per la prossima legislatura) di strumenti di democrazia partecipativa quali il piano regolatore partecipato e il bilancio partecipato oltre ad altre forme di partecipazione dei cittadini (con metodo decisionale) su temi quali integrazione sociale con i "migranti", giovani e problematiche giovanili, anziani e servizi sociali, relazioni istituzionali sui problemi infrastrutturali ed ambientali coordinate con altri Comuni del circondario ...
Insomma come detto dallo stesso Balzani sarà questa una rivoluzione politica e culturale che lascerà un segno storico nella vita di Forlì per i prossimi 5, 10, 15 anni almeno!
Di più, in collaborazione con fai notizia (sul modello del web partecipato), l'intenzione reale di attivare relazioni web efficienti e collaborative (open source e simili) con i cittadini, funzionali a dare agli stessi accessi rapidi e completi sull'attività dell'amministrazione che non dovrà essere solo trasparente ma anche "traspirante" ...
Informazione pubblica completa e comprensibile che coniughi la comunicazione istituzionale con la formazione civica.
Come dire ... "abbiamo un sogno in comune ... le democrazia partecipativa"
Il prossimo passo sarà fargli dire che introdurrà nello statuto comunale il referendum propositivo e deliberativo ... so che si può fare !!!
La credibilità del candidato sindaco non è in discussione, è credibile e convinto ma consapevole della portata della "scommessa" politica.
Il percorso è stato avviato con metodo e criterio ...
Ora segue la fase di diffusione e sperimentazione fra i cittadini ....
La fase virale è quella più delicata perché ha bisogno di misura e non di fughe troppo in avanti ...
Si tratta di calibrare bene e poco per volta ... per evitare fraintendimenti e incomprensioni ...
Dobbiamo pensare che siamo sempre in un quadro politico fatto da partiti "tradizionali" e da gente schierata o in modo ideologico e preconcetto o diffidente per mancata conoscenza (non certo per ignoranza ... di questi temi e di questi metodi se ne è praticato in anni "non sospetti" - dalla metà degli anni 80 all'inzio degli anni '90 - col decentramento amministrativo e con risultati eccellenti)
Quello che conta è che d'ora in poi e durante la campagna elettorale queste proposte vengano recepite dagli elettori come strumenti praticabili concretamente!
Questa proposta deve poter arrivare alle elezioni con la stessa dignità delle altre più consuete in modo tale che i cittadini forlivesi comprendano la loro portata innovativa in un quadro tradizionale!
per saperne un po di più:
«(6/5/2009 16:02) |
(Sesto Potere) - Forlì - 6 maggio 2009 - Queste le proposte concrete di Roberto Balzani sindaco per cambiare il rapporto tra amministrazione e cittadini nel format sulla democrazia partecipata svoltosi ieri sera, nel quale sono state illustrate le modalità concrete con cui si possono realizzare nuove forme di partecipazione da parte dei cittadini, sono state anche presentate, con interviste realizzate dai “Reporter di Balzani” alcune esperienze recenti riferite al decentramento amministrativo nelle circoscrizioni cittadine.
Nell’intervento con cui ha concluso il confronto, dopo aver risposto alle domande dei cittadini presenti ed aver rivendicato alla sua proposta la capacità di mettere in moto nuove energie partecipative, senza alcuna concessione né alle demagogia tipica della destra né all’assemblearismo fine a se stesso, Balzani ha indicato le linee concrete, lungo le quali intende muoversi in futuro:
anzitutto, la definizione – entro l’autunno – di un piano della democrazia partecipata del comune di Forlì, che preveda le forme attraverso le quali i cittadini saranno chiamati a dare liberamente il loro contributo all’attività della giunta e del consiglio;
in secondo luogo, la creazione di percorsi on line, riservati ai cittadini utenti, per validare i servizi comunali secondo il principio: “li uso, li giudico, li miglioro”;
in terzo luogo, la promozione di un’identità di quartiere, in collaborazione con le circoscrizioni e anche attraverso questionari e interviste mirate, al fine di mettere in evidenza e di risolvere i problemi più sentiti dal territorio. E’ un modo per dare omogeneità allo spazio urbano e spingere i cittadini a conoscersi meglio;
in quarto luogo, l’avvio di una stagione di urbanistica partecipata, ben organizzata e non demagogica, né populista, né funzionale all’intercettazione del consenso: una modalità – nel nostro territorio nuova – di decidere con i cittadini l’idea della città futura.
Balzani ha concluso affermando che le sue proposte non intendono certo svalutare il ruolo degli organi elettivi, quali consiglio comunale , circoscrizioni e quartiere, ma attivare nuove e più forti modalità di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali. Il livello della proposta sarà ovviamente correlato in termini di tempi, anche alla capacità della macchina comunale di recepire l’innovazione e ha lanciato, perciò un appello alla collaborazione da parte di tutti i dipendenti dell’ente.
In questo modo si è detto convinto di poter aprire a Forlì una nuova grande stagione di partecipazione democratica, che farà della prossima amministrazione di centrosinistra, una di quelle destinate a lasciare il segno nella città.»
«FORLI' - 6 maggio 2009 - 18.05 - Roberto Balzani, candidato sindaco del centro-sinistra, avanza le sue proposte per modificare la macchina burocratica del Comune: "Sei mesi per valutare la situazione e poi entro l'anno uso massiccio delle nuove tecnologie di internet, forum e giurie di cittadini e urbanistica partecipata": è quanto promette Balzani. Queste le proposte del candidato sindaco del Pd per cambiare il rapporto tra amministrazione e_ cittadini nel "format" di mercoledì sera.
Ecco, nel dettaglio, le proposte del candidato sindaco: "La definizione, entro l'autunno, di un piano della democrazia partecipata, che preveda le forme attraverso le quali i cittadini saranno chiamati a dare liberamente il loro contributo all'attività della giunta e del consiglio, e in secondo luogo, la creazione di percorsi on line, riservati ai cittadini utenti, per validare i servizi comunali; in terzo luogo, la promozione di un'identità di quartiere, in collaborazione con le circoscrizioni". Infine, enumera Balzani, c'è "l'avvio di una stagione di urbanistica partecipata, ben organizzata e non demagogica".»
«Il mio progetto politico è creare una democrazia partecipata moderna per dare futuro ai nostri figli. Persuasione e discontinuità della comunicazione politica per una campagna elettorale qualitativamente diversa da quella del centro destra. Essere persuasivi per i contenuti proposti, i candidati sono i terminali di questo progetto che mira alla democrazia partecipata.»
Alcune citazioni tratte da idee per un programma:
Idee programmatiche
Insieme
«Di una cosa, cara Elettrice, caro Elettore, puoi star certo: tutto quello che farò non sarà deciso fra pochi, nel chiuso di una stanza o nello studio di un professionista: sarà adottato con un processo partecipativo limpido e trasparente.»
Una nuova alleanza negli anni del cambiamento.
Programma della coalizione di centro-sinistra
«Il confronto è il nostro metodo, insieme il nostro motto. ... La verifica dei risultati, infine, viene assunta come garanzia degl’impegni nei confronti della cittadinanza. Il pubblico monitoraggio di ciò che sta avvenendo (con rapporti periodici trasferiti in rete), a livello dei progetti maggior rilievo, offre agli elettori e ai cittadini l’opportunità di rendersi conto in tempo reale delle capacità gestionali dell’amministrazione e anche della complessità dei problemi o degli ostacoli presentatisi in corso d’opera. Il bilancio partecipato costituisce un logico punto d’arrivo per questo processo, che s’intende realizzare entro il secondo esercizio di questa amministrazione.»
ASCOLTO, PARTECIPAZIONE, DECISIONE, VERIFICA, TRASPARENZA
Il cambiamento facciamolo insieme
«La democrazia partecipata è il metodo con il quale la coalizioni si propone di governare nel prossimo quinquennio la città e il territorio. Ciò non significa svilire il ruolo e lo spazio della legittima rappresentanza dei cittadini, ma incrementare la fascia delle persone coinvolte nei processi decisionali. Per raggiungere tale ambizioso obiettivo, è tuttavia necessario partire dal vertice.
Passione, competenza, spirito di servizio, capacità di fare squadra sono le caratteristiche
accomunano le donne e gli uomini della nuova coalizione. Ne fanno parte tante persone libere, disinteressate, dotate di forti principi morali e democratici, che non intendono tramutarsi in professionisti della politica, servizio al quale promettono di dedicare non più di due mandati.»
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