Forlì, primarie. Balzani: "Cittadini da coinvolgere non solo per chiedere il voto"
da romagnaoggi 6 dicembre 2008
"La partecipazione dei cittadini non può essere limitata solo alla richiesta del voto". Il Comitato "Forlì per Balzani" lo dice senza mezzi termini nell'illustrare gli esiti della campagna di ascolto compiuta dal candidato sindaco Roberto Balzani alle primarie del Pd del 14 dicembre. "L'ascolto deve essere praticato con continuità, i cittadini devono concorre alle scelte" ...
(clicca sull'immagine del libro "la Romagna" per leggere un'intervista a Roberto Balzani)
... "Il metodo della partecipazione deve avere continuità - dice Lorenzo Ciapetti, esperto di economia - deve servire anche per mediare tra gli antagonismi e gli interessi divergenti, non può essere solo finalizzato alla richiesta del voto". (vedi anche "Prima ascoltare poi decidere: Balzani interroga i forlivesi")
Insomma occorre passare dalla partecipazione rappresentativa, quella del Consiglio comunale, delle circoscrizioni e dei quartieri, ad una partecipazione diretta dei cittadini: "Non siamo utopici ma esperienze di bilancio partecipato dai cittadini in altre realtà si sono fatte e anche a Forlì si possono fare".
Di queste idee e dell'intero programma Balzani parlerà martedì sera alla Sala congressi della Fiera di Forlì (via Punta di Ferro) in occasione della presentazione pubblica alla città del suo programma. Una presentazione al di fuori degli schemi tradizionali, accompagnata da musica e parole e dalla voce di David Riondino.
Idee programmatiche
Cara Elettrice, Caro Elettore,
ti presento una rassegna delle mie idee programmatiche, frutto di una campagna d’ascolto
molto ricca e vivace e dei tanti contributi di tanti volonterosi amici e compagni di strada.
Non sono tutte, ovviamente. Sono quelle sulle quali potrai misurare la differenza rispetto ad altri candidati e ad altri modo d’impostare la politica locale.
Metodo
La politica, così come si presente oggi in Italia, dal centro giù giù a cascata fino alle città e ai paesi, secondo me non funziona. I cittadini sono sempre più sudditi ... io credo
che il Pd avrà la possibilità di affermarsi, in Italia, solo se saprà far funzionare la macchina
della partecipazione dal basso. Ma non in senso demagogico: occorre che i cittadini
partecipino, decidano, e poi verifichino. Il poco tempo che hanno a disposizione dev’essere messo a frutto.
Quindi, per i politici: limite delle due legislature, parità di genere per affermare una
presenza femminile più di quanto oggi sia avvenuto, inclusione di giovani e di individui
selezionati sulla base del merito. Essi dovranno rendere pubblici i loro redditi attraverso
un’apposita anagrafe degli eletti. Dovranno inoltre – almeno così sarà, se diventerò
Sindaco – documentare attraverso strumenti di comunicazione accessibili (penso ad
Internet) l’esito dei principali progetti varati dall’amministrazione, perché ciascuno possa
rendersi rapidamente conto di quanto si è speso e di come lo si è speso.
Ma ci sono doveri anche per i cittadini: partecipare vuol dire impegnarsi di più, tenere le mani sulla democrazia. Il Comune cercherà di avvicinarsi, di ascoltare: i cittadini dovranno reagire, chiedere, controllare. La libertà ha un prezzo che dobbiamo pagare tutti.
... consentire (attraverso nuove tecnologie) la semplificazione dei processi burocratici, l’accesso da casa ai servizi da parte del cittadino e delle imprese, l’uso a scopo educativo di progetti viaggianti su supporto elettronico o addirittura la partecipazione dei cittadini, attraverso forme di referendum e d’inchieste rapide. In questo modo, la componente più anziana della società potrà usufruire più facilmente (cioè senza code) dei servizi erogati secondo criteri tradizionali.
Nessun commento:
Posta un commento