In Italia sono circa un decimo dei sei
milioni di titolari di azienda gli imprenditori extracomunitari.
I dati provengono da uno studio di Unioncamere-Infocamere sui dati del registro delle imprese.
I dati provengono da uno studio di Unioncamere-Infocamere sui dati del registro delle imprese.
La quota più rilevante (il 63%) è
costituita da titolari di imprese individuali, la forma giuridica più
semplice e ancora la più diffusa - anche tra gli italiani - per operare
sul mercato.
Quasi 142.000 ricoprono invece una
carica di amministratore. Le donne rappresentano il 25% degli
imprenditori extracomunitari. Solo l'8% del totale ha meno di 30 anni.
Sono quasi 600.000 le persone nate al di fuori dell'Unione europea
titolari di un'impresa in Italia (568.749), per quasi due terzi (il 63%)
a capo di un'impresa individuale.
Il settore nel quale la presenza è più
forte è il commercio con circa 200.000 imprenditori mentre altri 98.000
sono impegnati nelle costruzioni.
Quasi la metà del totale (280.000 persone) ha la propria attività nel Centro Nord (123.000 nella sola Lombardia).
I più rappresentati sono gli
extracomunitari provenienti dal Marocco (78.342 persone tra
amministratori, titolari e soci) seguiti dai cinesi (74.244 persone). Al
terzo posto l'Albania seguita da Svizzera e Bangladesh. Insieme, le
prime cinque nazionalità rappresentano quasi la metà del totale delle
persone con cariche nate fuori dall'UE.
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