Forlì, primarie. Balzani: "Espelliamo le tossine, poi ragioneremo sul futuro"
(romagnaoggi.it 15 dicembre 2008 - 19.57)
Forlì, primarie: Roberto Balzani batte Nadia Masini...
(romagnaoggi.it 14 dicembre 2008)
da "commenti" sul blog forliperbalzani.it ... claudio scrive:
«Balzani ha in un qualche modo rappresentato la novità politica rispetto allo status degli ultimi decenni (dalla “seconda repubblica” dei cosiddetti “partiti leggeri” e “ad personam”) adottando un metodo di ascolto e confronto con i cittadini dimenticato da tempo (almeno dalla fine dei partiti popolari di massa).
Nell’intervista rilasciata alla stampa locale (http://www.romagnaoggi.it/forli/2008/12/8/110166/) in occasione dell’anteprima del “suo programma di mandato” ha affermato che il primo impegno sarà quello di promuovere “la partecipazione informale dei cittadini, andando da loro nei quartieri, costruendo assieme a loro l’agenda dell’Amministrazione, con la partecipazione dal basso”. Accanto a questa partecipazione, occorrerà affiancare anche “una diagnostica puntuale e precisa degli eletti, che sarà consultabile su internet da tutti e mostrerà cosa ciascun eletto ha in pancia: storia, professione, competenze”.
In queste poche righe ho riscontrato la vera novità di Balzani, futuro Sindaco per una nuova Forlì.
La prospettiva di adottare metodologie e prassi gestionali della “cosa pubblica” improntate sul modelli di democrazia partecipativa (il bilancio partecipato, i forum dei cittadini, i referendum propositivi, ecc.) sono l’unica alternativa politica praticabile per superare lo stallo del confronto con i cittadini che ha caratterizzato le ultime legislature.
L’autoreferenzialità dei politici “di professione” e l’uso indiscriminato della “delega in bianco” hanno snaturato il senso stesso di solidarietà e di partecipazione democratica generando il fenomeno dell’astensionismo e della rinuncia all’attivismo politico.
Un distacco culturale che ha interessato, guarda caso, proprio l’elettorato di centrosinistra.
I casi recenti (nazionali) sono lì a dimostrarlo ma se si guarda a fondo e più vicino a noi si scopre che la “gente comune”, i “cittadini”, non sono poi così apatici come i nostri politici di apparato di partito vorrebbero.
Il “risultato elettorale” della lista civica di Castrocaro dimostra che il mancato ascolto (e non solo), da parte degli amministratori pubblici delle istanze e delle esigenze reali dei propri concittadini, produce effetti indesiderati e collaterali proprio ai partiti stessi dell’”ultima generazione”.
Non deve quindi meravigliare se elettori che negli ultimi anni erano “piombati nell’oblio politico” o che si erano fatti attrarre dal “decisionismo del centro destra” si siano fatti convincere da alcune idee di fondo promosse dallo stesso Balzani (http://www.romagnaoggi.it/forli/2008/12/6/110137/) “La partecipazione dei cittadini non può essere limitata solo alla richiesta del voto” e, “L’ascolto deve essere praticato con continuità, i cittadini devono concorre alle scelte”.
Come credo molti altri forlivesi che hanno riposto la loro fiducia su Balzani, mi auspico che anche le dichiarazioni di Lorenzo Ciapetti (”Il metodo della partecipazione deve avere continuità deve servire anche per mediare tra gli antagonismi e gli interessi divergenti, non può essere solo finalizzato alla richiesta del voto”.), diventino realmente praticabili anche a Forlì per ri-generare e ri-attivare i cittadini alla vita della propria comunità locale.»
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