
"Come tutte le persone veramente eccezionali, crede di essere e di comportarsi come chiunque altro. Se fosse vero, il mondo sarebbe un posto migliore."
Così lo presenta l'editore del suo ultimo libro "Io cammino con gli ultimi".
Prima della sua "conferenza" (più una confessione a voce alta) l'ho avvicinato chiedendogli se poteva dedicarmi due minuti e così gli ho "dato il "Manifesto in memoria di Alberto", l'adesivo "io sono amico di Alberto" e una cartellina contente le fotocopie dei "pezzi" giornalistici che sappiamo ed anche dell'articolo pubblicato da Liberazione sulla "marcia dei 1.000".
Prima distrattamente, stava fra l'altro parlando con
Ha alzato gli occhi sopra le lenti, si è tolto il sigaro, ha preso uno dei suoi libri (quello che ho poi acquistato e che di seguito riproduco alcuni brani oltre alla copertina e alla "sguardia") e con una biro ha siglato una pagina bianca.
Mi ha allungato il libro e poi abbiamo parlata con calma e sottovoce. Mi sentivo come nel confessionale, ma non mi stava interrogando sui miei misfatti ne assolvendo da chissà quali colpe, mi stava solo suggerendo di non mollare, di coinvolgere la gente, di farla partecipare, di confrontarsi apertamente, di battersi per sconfiggere l'indifferenza, quella che lui definisce l'ottavo vizio capitale.
Dopo per quasi due ore, questo "prete da marciapiede" (così si è definito per testimoniare la sua appartenenza al mondo degli "ultimi") ha lucidamente e cristianamente "inveito" contro lo "strapotere del mercato", contro la "opulenza occidentale", contro
E' un accanito propugnatore della difesa ad oltranza della Bibbia laica per eccellenza della nostra Repubblica, la Costituzione democratica.
E' uno scomodo testimone delle nefandezze politiche di questi professionisti dell'inganno a danno della sovranità popolare.

Per lui i diversi siamo noi benpensanti, ciechi e sordi ai diritti negati dei nostri simili, sfruttatori di risorse a nostro esclusivo vantaggio e a danno dei 3/4 della popolazione mondiale, ignoranti dei principi fondamentali di uguaglianza e insensibili alla tolleranza.
E' don Gallo un prete anomalo, senza verità in tasca ma con idee chiare in testa «Cammino da quarant'anni sulla strada e rispetto la fatica di chi deve affrontare, con i propri figli, un percorso lungo e difficile. Mi sento vicino a coloro che non hanno mai la parola. Al contrario di molti che la

Se la chiesa cattolica fosse questa, quasi quasi, mi converto!
Quando poi, al termine della sua conferenza (questa sì una sua confessione pubblica) abbiamo imboccato la strada per tornare all'auto ho aperto il libro dalla copertina rossa e dal titolo di una nota canzone di De Andrè (suo grande amico) e mi sono trovato davanti agli occhi la "dedica" agli "amici di Alberto" e ... la sua "struggente" richiesta di perdono .... ad Alberto!
Un libro da leggere urgentemente, clicca sulla copertina, fatti un'idea, poi ordinalo!!!!

Vale la pena cliccale sull'immagine seguente, ho riunito a mo' di sintesi alcuni sui "pensieri" sul tema delle droghe leggere, dateci un'occhiata e poi riflettete ...

Nessun commento:
Posta un commento