sabato 1 dicembre 2007

DROGA: IL PIANO D'AZIONE DI FERRERO, CONTRO OGNI SBALLO

ANSA - 2007-11-29 12:31 - ROMA - Un piano valido un anno, per recuperare il tempo perduto e intanto preparare quello a più lungo respiro, che avrà durata triennale come vuole l'Europa: e' il Piano italiano di azione sulle droghe, che il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero ha scritto in collaborazione con alcuni colleghi di governo, e che l'Ue ci ha chiesto da tempo visto che l'Italia, insieme a Malta, è l'unico Paese europeo a non esserne dotato.

Quello di oggi è il penultimo step del Piano d'azione, che dopo l'ok del Consiglio dei ministri dovrà ora affrontare il vaglio della Conferenza Stato-Regioni ed enti locali. Il documento prevede per la prima volta una valutazione del raggiungimento degli obiettivi e un forte coordinamento tra tutti i soggetti impegnati nell'intervento sulle droghe. Sempre per la prima volta, sarà fatta una mappatura delle risorse e del sistema dei servizi per le dipendenze; saranno anche definiti i criteri per trasformare i servizi a fronte delle nuove forme di consumo, includendo oltre a sostanze stupefacenti come la cocaina e le droghe sintetiche anche il doping e il gioco d'azzardo patologico. Cinque gli assi sui quali è incardinato il piano, che copre tutto il 2008: coordinamento nazionale e interregionale; riduzione della domanda; riduzione dell'offerta; cooperazione internazionale; informazione, ricerca, valutazione.

COORDINAMENTO - Prevista la creazione di un coordinamento permanente tra le amministrazioni centrali, regionali e locali competenti e la ricostituzione del Coordinamento tecnico tra le Regioni in materia di droga. Una delle grosse novità è la valutazione del raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano, che sarà attuata mediante la stesura di un report indicante le criticità e i suggerimenti per il Piano triennale.

RIDUZIONE DOMANDA - Si prevede la creazione di Piani d'azione regionali di durata pluriennale. Nei locali di divertimento, i servizi per le dipendenze faranno interventi di "prevenzione selettiva" rivolti ai consumatori. Sarà istituito l'Osservatorio sul disagio giovanile legato alle dipendenze. Si farà una mappatura del sistema dei servizi, che servirà a definire i criteri per riformarli, anche a fronte di nuove forme di consumo come la cocaina, le droghe sintetiche, le sostanze dopanti e il gioco d'azzardo. Poi ancora definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza per le dipendenze patologiche, produzione di linee guida sulla riduzione del danno e individuazione delle tipologie di intervento che possono, da sperimentali, diventare stabili, oltre al coinvolgimento dei medici di base nel trattamento delle persone dipendenti, in collaborazione con i Sert.

BOLLINI CONTRO GIOCO PATOLOGICO E DOPING - Previsti accordi con le associazioni dei gestori di slot machine, per sensibilizzarli alle problematiche del gioco patologico e farli aderire a un codice di auto-regolamentazione: i locali che si adegueranno avranno una sorta di bollino di qualità, una certificazione di "locale libero da gioco patologico". Stesso percorso per le palestre: accordi con le associazioni di categoria per sensibilizzare i gestori alle problematiche del doping e rilascio finale della certificazione di "palestra sicura".

RIDUZIONE OFFERTA - Obiettivo principale è migliorare gli interventi repressivi di contrasto alla produzione e al traffico, concentrandosi sulla criminalità organizzata. Previsti accordi di cooperazione transnazionali. Tra le curiosità, la modifica della legge attuale sulla droga (309/90) per consentire la coltivazione della canapa sativa (la pianta da cui si ricava la fibra, non quella da cui si ottiene l'hashish) "a fini leciti". Da segnalare anche la lotta al traffico di droghe via Internet, anche attraverso una mirata revisione normativa (come già avvenuto per la pedopornografia).

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE - Prevista l'assistenza finalizzata alla creazione di attività economiche alternative alle coltivazioni illegali (ad esempio l'aiuto ai contadini afghani per trasformare le colture di oppio).

INFORMAZIONE - Previsto l'avvio del nuovo Sistema Informativo Nazionale Dipendenze (Sind), un nuovo modello di raccolta dati sui consumi. Il piano vuole anche attivare in via sperimentale il Sistema di Allerta Rapido (Early Warning System) nazionale, in linea con quanto previsto in ambito europeo: si tratta, in sostanza, di raccogliere, validare e diffondere le informazioni, fornite dagli operatori delle dipendenze, sulle nuove sostanze che compaiono sul mercato o su sostanze tagliate in modo da essere pericolose, sulle nuove tendenze e i nuovi fenomeni. Per quanto riguarda le sostanze dopanti, infine, si prevede un'azione di informazione da attuare per telefono e attraverso i mass media: in pratica, una sorta di numero verde sul doping.

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