«c'era una volta ... anzi ... una volta c'erano due paeselli molto carini e belli, posti ai confini di un vasto e vario territorio, denominato "Fra il Monte e la Marina".
Erano, questi paeselli, l'uno il "paese dei tondi", l'altro il "paese dei quadri", il primo si appellava Astro Raro, il secondo Serra del Sole.
Ad Astro Raro tutto era tondo, sferico, circolare, curvilineo, sinuoso। Arroccato sulle pendice di Monte Tondo, una graziosa e tondeggiante collinetta lambita dalle cristalline acque del torrente Acqua Cheta.Le sue case erano semisferiche come quelle del Polo Settentrionale, ma a differenza degli igloo, queste erano costruite non di freddo ghiaccio polare ma di caldi tessuti di lana di stelle, perchè, si diceva, "dove non passa il freddo non passa neanche il caldo".
La lana di stelle veniva pazientemente tosata, dai fanciulli del paesello, sui velli delle pecorelle che pascolavano allo stato brado nei prati stellati della Via Lattea n. 31 e seguenti.
Gli abitanti di Astro Raro erano famosi in tutto il cosmo per la loro maestria artigiana di fabbricatori di stelle comete. Ogni fucina di questi abili ed artistici fabbri ferrai sfornava ogni giorno una miriade di incandescenti sfere ardenti che, dalla sommità del Monte Tondo, con gigantesche catapulte, lanciavano nel cosmo profondo per costellarlo di nuove stelle comete.
A Serra del Sole, invece tutto era cubico, squadrato, rettilineo, equilibrato, proporzionato.
La cittadella era adagiata sul piano, ai piedi di Monte Tondo, a fianco del torrente Acqua Cheta, nella valle di Marina di forma rettangolare con strade dritte e parallele su cui si affacciavano i parallelepipidi delle abitazioni.
Le case era costruite con materiali diversi, ma ben acconci alla bisogna, dalle pietre di "sasso spungone" scolpito dalle pendici di Monte Quadro, ai mattoni cotti d'argilla raccolta nelle Cave di Terra Rossa alle assi di legno d'abete bianco tratto dalle ricche Foreste dei Campi di Pigna.
Tutt'intorno alla cittadella erano i campi agricoli organizzati secondo il sistema della già nota centuriazione. In ogni riquadro di terra una serra perchè, dovete sapere che gli abitanti di Serra del Sole erano degli esperti agronomi specializzati nella cultura di Gira Soli, una pianta particolarmente adatta ad essere venduta sui mercati delle galassie dalla quale si ricavava un olio prezioso per accendere le lanterne del firmamento nelle notti di eclissi lunare.
La vita scorreva serena fra gli abitanti di Astro Raro e Serra del Sole, una piacevole armonia fluiva nell'aria e le relazioni con le vicine popolazioni del territorio posto "fra il Monte e la Marina", quando un giorno un Re disse alla sua serva: raccontami una storia e ... una storia incominciò ....
Stretta la foglia larga la via or dite la vostra ch'io ho detto la mia ....»
Fiaba arrivata al gruppo discussione: http://groups.google.com/group/castrocatoENDterradelsole
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