venerdì 30 dicembre 2016

Le male femmine

Quando San Pietro viveva fra gli uomini un giorno si dipartì da Forlì con un cesto ricolmo di male femmine cui doveva donar loco. 
Risalì la val di Montone: e il cesto pesava grave come il peccato. Il Santo faceva fatica grande. 
Ed ecco che cominciò per suo sollievo a disseminar qualche pizzico delle malnate a Terra del Sole. Poi dovette continuare con qualche manciatella a Castrocaro. 
Ma andando passo dietro passo, vieppiù la strda si faceva erta e più aumentava il pondo del cesto. 
E così più si faceva sentir forte la fatica. 
Il Santo giunse a Dovadola che se ne stava schiantato. Tanto che a Dovadola ribaltò deciso il cesto e vi dette anzi, dal fondo rovesciato, un colpo della mano, che niuna donna vi rimanesse dimenticata, come l'inutile festuca.
E' così che a Dovadola è rimasto loco dove le puttane sono molte; che d'incontro, più su, a Rocca, puttane non ce ne sono punte, se è vero, come è vero, che San Pietro vi giunse, proseguendo per l'erta valle, col cesto svuotato. 
Paese di brava gente, Rocca! 
 [Livio Carloni, alias Luciano De Nardis, "A la garboja", La piè, 20 (1951): 157:159]

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