Più del 50% della popolazione dell'Unione europea è utente regolare di internet!
Poca Rete, molta tv. E zero giornali - Gli italiani e Internet, un rapporto ancora difficile.
Come al solito noi italiani siamo in fondo alla classifica, dietro noi solo greci, bulgari e rumeni!
Questi i dati che si trovano nel rapporto della Banca Mondiale (Relazione della Commissione sui progressi compiuti nel settore delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni - TIC)
Per l'Italia, poi, le cose peggiorano ulteriormente quando si guarda alla disponibilità di un personal computer: solo il 36,7% degli italiani possiede un pc.
Per quanto riguarda i media tradizionali, dal rapporto della Banca Mondiale emerge che gli italiani amano la tv e non leggono i giornali. La tiratura media di quotidiani, nel periodo 2000-2006, è stata di 138 copie ogni mille persone. Un dato che pone l'Italia all'ultimo posto in Europa per diffusione di quotidiani d'informazione.
Discorso opposto per la televisione: in Italia c'è praticamente un apparecchio in ogni casa (96%).
Venti milioni e 300mila persone (il 37% della popolazione di 6 anni e più), non hanno letto neanche un libro nell'ultimo anno ... per noia e mancanza di tempo libero i motivi principali.
Nel 2000 l’Istat registrava un calo dei lettori quotidiani di giornali, che da 47% del 1996 è passato al 41% e quantificava l’insieme dei lettori di più di 12 libri l’anno attorno al 12,1% del totale (38,3%) dei lettori di libri (Cfr. AIE, Le cifre dell’editoria in Italia, Rapporto 2002, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali, Divisione editoria, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori, coordinatori G. Peresson e L. Novati, marzo 2002, tabella 2).
Poi ci meravigliamo che non siamo più un popoli di santi, navigatori e poeti ma siamo diventati un popolo di creduloni teledipendenti ... che votano Berlusconi perché ha le televisioni (attraverso il suo impero - Mediaset, egli controlla la maggior parte della televisione privata italiana. Ora che è tornato al governo, egli indirettamente gestirà e controllerà anche la televisione di Stato, così che ora può contare su di un'influenza di circa il 90% della TV italiana) e poi credono che lo Stato sia cristiano perché laico è una "brutta parola" (La laicità delle istituzioni è principio irrinunciabile della nostra come di ogni moderna democrazia parlamentare ed è proprio nel nome di tale principio che il Parlamento deve saper riconoscere il ruolo fondamentale che nell'arco dei secoli la religione cristiana ha avuto e ha tuttora nella formazione e nella difesa della identità culturale della nostra patria (Applausi), della nazione italiana).
1 commento:
io credo che la televisione (specie generalista) sia un po' un cancro dell'italia...è studiata per spingere l'utente a spendere tempo prolungato davanti ad essa e a impedirne o spegnimento. In pratica ci ha abituato a vivere con lei sempre accesa. Diverso è invece il web che è "a consumo". Le nuove web tv italiane sono ancora scarse e create un po' a casaccio. Tuttavia vorrei segnalare una risposta un po' più articolata : bonsai tv
www.bonsai.tv
www.bonsaitv.wordpress.com
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