Quando San Pietro viveva fra gli uomini un giorno si dipartì da Forlì con un cesto ricolmo di male femmine cui doveva donar loco.
Risalì la val di Montone: e il cesto pesava grave come il peccato. Il Santo faceva fatica grande.
Ed ecco che cominciò per suo sollievo a disseminar qualche pizzico delle malnate a Terra del Sole. Poi dovette continuare con qualche manciatella a Castrocaro.
Ma andando passo dietro passo, vieppiù la strda si faceva erta e più aumentava il pondo del cesto.
E così più si faceva sentir forte la fatica.
Il Santo giunse a Dovadola che se ne stava schiantato. Tanto che a Dovadola ribaltò deciso il cesto e vi dette anzi, dal fondo rovesciato, un colpo della mano, che niuna donna vi rimanesse dimenticata, come l'inutile festuca.
E' così che a Dovadola è rimasto loco dove le puttane sono molte; che d'incontro, più su, a Rocca, puttane non ce ne sono punte, se è vero, come è vero, che San Pietro vi giunse, proseguendo per l'erta valle, col cesto svuotato.
Paese di brava gente, Rocca!
[Livio Carloni, alias Luciano De Nardis, "A la garboja", La piè, 20 (1951): 157:159]
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