Egr. S.re Sindaco Comune di Forlì
E p.c. Assessore all’ambiente
Oggetto: vicenda inceneritore forlivese di rifiuti sanitari
Con la presente comunicazione, non a titolo personale ma in nome e per contro del Forum No Inceneritori Forlì-Romagna, inoltro le osservazioni e le richieste che riteniamo
debbano essere prese in considerazione dal Comune di Forlì in conseguenza della
recente vicenda relativa alla pratica autorizzativa per l’impianto forlivese di
incenerimento rifiuti sanitari di proprietà Mengozzi spa ma anche per l’altro
impianto di smaltimento di rifiuti solidi urbani di gestione Hera spa.
Premesso che siamo a conoscenza e
condividiamo le “osservazioni” del 22 c.m. redatto dal Tavolo delle
Associazioni Ambientaliste di Forlì (TAAF), ci preme innanzitutto evidenziare
che le INDUSTRIE
INSALUBRI DI PRIMA CLASSE [Allegato
parte I del Decreto Ministeriale del 5 settembre 1994 (G.U. n. 220 del 20.09. 1994, s.o. n. 129) “Elenco delle industrie
insalubri di cui all' art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie”] devono
essere “collocate lontano dalle abitazioni e isolate nelle campagne”.
Per cui, a tutela della
salute pubblica e della protezione ambientale, si chiede prioritariamente
che venga fatta rispettare tale norma e si dia immediata applicazione al PRINCIPIO
DI PRECAUZIONE di derivazione comunitaria [art. 191, COMMA 2 Trattato FUE], ritenuto applicabile ai sensi dell’art. 1, l. n. 241
del 1990 e comunque recepito dall’art. 301 del Codice dell’Ambiente [D.l. 03/04/2006 n° 152, G.U. 14/04/2006] "in
forza del quale per ogni attività che comporti pericoli, anche solo potenziali,
per la salute umana e per l’ambiente, deve essere assicurato un alto livello di
protezione" (Principio di precauzione: il Consiglio di Stato ribadisce i presupposti per l’operatività della tutela preventiva - Consiglio di Stato, Sez. V, decisione 27 dicembre 2013, n. 6250 - Presidente Torsello, Estensore Poli - vedi Sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 27.12.2013]
In base a quanto fino ad ora espresso, appare utile ogni azione che l'amministrazione Comunale ma anche la Regione potranno assumere sia a difesa del principio di precauzione sia a tutela della salute pubblica.
Ci preme inoltre far notare che “La legittimità costituzionale dell’imposizione di misure di cautela che
incidono restrittivamente su libertà fondamentali, come l’iniziativa economica
privata, non può trovare fondamento che nell’esigenza di tutela di altri diritti fondamentali, come la salute, che possono prevalere
nel relativo bilanciamento fra interessi costituzionali. Ciò significa allora
che la garanzia di alcuni valori costituzionali, come la tutela della salute
o dell’ambiente esige, o perlomeno consente, in certi casi l’adozione di un
livello precauzionale di protezione, tale da giustificare il sacrificio di
altri diritti costituzionali” [“Il principio di precauzione nellagiurisprudenza costituzionale”, prof, STEFANO GRASSI , dott. ANNA GRAGNANI -
Università di FIRENZE].In base a quanto fino ad ora espresso, appare utile ogni azione che l'amministrazione Comunale ma anche la Regione potranno assumere sia a difesa del principio di precauzione sia a tutela della salute pubblica.
Pertanto, si chiede:
1) che l’Amministrazione comunale si doti di un elenco completo esaustivo ed accessibile al pubblico di tutte le INDUSTRIE INSALUBRI DI PRIMA CLASSE presenti sia nel territorio comunale sia in quello provinciale e dell’Unione dei Comuni del Forlivese, Enti che le presiede.
Tale elenco dovrà essere anche strumento tecnico conoscitivo delle sostanze inquinanti che tali industrie possono produrre al fine di poterne monitorare l’attività produttiva.
2) che il Comune e gli Enti pubblici territoriali, nel rispetto dei dettami degli articoli 216 e 217 (Regio decreto 27 luglio 1934, n.1265), sia per gli impianti di incenerimento di rifiuti sia per tutte le altre industrie insalubri di classe prima presenti nel territorio forlivese-provinciale, si dotino di mezzi, strumenti e modalità per la verifica costante e puntuale del rispetto sulla tollerabilità o meno delle loro lavorazioni al fine di tutelare la salute pubblica;
1) che l’Amministrazione comunale si doti di un elenco completo esaustivo ed accessibile al pubblico di tutte le INDUSTRIE INSALUBRI DI PRIMA CLASSE presenti sia nel territorio comunale sia in quello provinciale e dell’Unione dei Comuni del Forlivese, Enti che le presiede.
Tale elenco dovrà essere anche strumento tecnico conoscitivo delle sostanze inquinanti che tali industrie possono produrre al fine di poterne monitorare l’attività produttiva.
2) che il Comune e gli Enti pubblici territoriali, nel rispetto dei dettami degli articoli 216 e 217 (Regio decreto 27 luglio 1934, n.1265), sia per gli impianti di incenerimento di rifiuti sia per tutte le altre industrie insalubri di classe prima presenti nel territorio forlivese-provinciale, si dotino di mezzi, strumenti e modalità per la verifica costante e puntuale del rispetto sulla tollerabilità o meno delle loro lavorazioni al fine di tutelare la salute pubblica;
3) che il Comune e gli Enti pubblici territoriali nel
rispetto del D.L. 33/2013 [14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” (13G00076) (GU n.80 del
5-4-2013 )] adottino da subito modalità di “accessibilità totale” di tutte
informazioni (dati, rilievi, resoconti, etc.) relative a tutta la questione
della gestione dei rifiuti sia urbani domestici e assimilati speciali e
pericolosi oltre alle attività delle altre industrie insalubri di classe prima
presenti nel territorio forlivese-provinciale;
4) che il Comune e gli Enti territoriali, sempre nel
rispetto del D.L. 33/2013, si dotino di mezzi, strumenti e modalità di
comunicazione pubblica diffusa, completa e comprensibile in modo tale da
rendere informati puntualmente tutti i cittadini.
5) che il Comune e gli Enti territoriali, compresa la Regione Emilia-Romagna, nei confronti di tutti impianti di incenerimento di rifiuti sia quelli ricompresi nel territorio forlivese sia quelli regionali e nei confronti di tutte le "industrie insabribi di classe prima", diano immediata applicazione al principio di precauzione (come sopra esposto) adottando ogni misura volta ad assicurato un alto livello di protezione per la salute umana e per l’ambiente.
5) che il Comune e gli Enti territoriali, compresa la Regione Emilia-Romagna, nei confronti di tutti impianti di incenerimento di rifiuti sia quelli ricompresi nel territorio forlivese sia quelli regionali e nei confronti di tutte le "industrie insabribi di classe prima", diano immediata applicazione al principio di precauzione (come sopra esposto) adottando ogni misura volta ad assicurato un alto livello di protezione per la salute umana e per l’ambiente.
Forlì, lì 25 marzo 2016
Per il Forum
No Inceneritori Forlì-Romagna
Claudio Torrenzieri
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