mercoledì 26 dicembre 2007

Nel dramma della Famiglia di Nazaret ...

«Il Bambino che fugge in Egitto con la sua famiglia dà un’infinita dignità a tutti gli immigrati che bussano alle nostre porte con il loro bisogno, e dunque con il loro diritto di essere rispettati. Soltanto quando si dimentica il valore di quella fuga, si può parlare di immigrati clandestini come di "delinquenti" da cui difendersi. Se si tiene conto di quello che Gesù è stato nella fuga in Egitto, il clandestino appare per quello che è: un essere umano con tutti i diritti che la dignità di persona comporta. Una dignità che non si può semplicemente negare, a meno di compiere un ulteriore atto di delirio d’onnipotenza»
[da "le vittime e il potere" il teologo Bruno Forte]


[antica stampa popolare]

Nel 1952, Papa Pio XII scrisse ... "La famiglia di Nazaret in esilio, Gesù, Maria e Giuseppe emigranti in Egitto e ivi rifugiati per sottrarsi alle ire di un empio re, sono il modello, l'esempio e il sostegno di tutti gli emigranti e pellegrini di ogni età e di ogni Paese, di tutti i profughi di qualsiasi condizione che, incalzati dalla persecuzione o dal bisogno, si vedono costretti ad abbandonare la patria, i cari parenti, i vicini, i dolci amici, e a recarsi in terra straniera"


Dal Vaticano, 18 Ottobre 2006
"Nel dramma della Famiglia di Nazaret, obbligata a rifugiarsi in Egitto, intravediamo la dolorosa condizione di tutti i migranti, specialmente dei rifugiati, degli esuli, degli sfollati, dei profughi, dei perseguitati. Intravediamo le difficoltà di ogni famiglia migrante, i disagi, le umiliazioni, le strettezze e la fragilità di milioni e milioni di migranti, profughi e rifugiati. La Famiglia di Nazaret riflette l'immagine di Dio custodita nel cuore di ogni umana famiglia, anche se sfigurata e debilitata dall'emigrazione."
BENEDICTUS PP. XVI

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